La sostituzione delle protesi è un intervento di chirurgia plastica secondario, a seguito di cambiamenti fisiologici o insoddisfazione per l’impianto mammario impiantato.
La sostituzione delle protesi del seno è un intervento di chirurgia plastica secondario, a seguito di cambiamenti fisiologici o insoddisfazione per l’impianto mammario impiantato. Le tecniche e le indicazioni della sostituzione protesi sono sovrapponibili a quelle della mastoplastica additiva.L’intervento di sostituzione delle protesi impiantate si può effettuare in regime di day-hospital in anestesia locale con sedazione con una ripresa rapida di tutte le normali attività quotidiane. In alcuni casi la sostituzione delle protesi si rende necesssaria per la comparsa della cosiddetta “contrattura capsulare” o reazione di intolleranza all’impianto che il nostro organismo può mettere in moto in particolari condizioni e in soggetti predisposti.Tale condizione non deve assolutamente allarmare la paziente poichè non comporta alcun rischio per la salute. L’intolleranza protesica si accompagna spesso a sintomi come la senzazione di fastidio e di pressione a livello toracico e/o l’obiettività di un seno più duro e meno mobile del solito.Esistono numerosi strumenti per valutare la contrattura capsulare come ad esempio l’ecografia mammaria e la RMN e ad ogni modo l’intervento chirurgico di sostituzione delle protesi,se necessario,risolve la problematica donando nuovamente un aspetto naturale alle mammelle.In questo ultimo caso si può ricorrere ad un intervento di ginecomastia in cui oltre alla componente adiposa è necessario asportare, attraverso un piccola incisione a livello dell’areola, il quantitativo di ghiandola in eccedenza..I risultati sono soddisfacenti e la convalescenza breve e ben tollerata dal paziente(*). L’intervento ha una durata di 1-3 ore e una convalescenza di 7-10 giorni. Tra le tecniche più utilizzate,come ultima novità troviamo anche la laserlipolisi.