Oggi abbiamo nuovi farmaci e nuove metodiche come peeling chimici e laserterapie per migliorare sia l’andamento clinico dell’acne in fase acuta sia gli inestetici esiti cicatriziali a cui tale patologia a volte conduce.
L’acne è una patologia cutanea molto frequente, diffusa soprattutto tra i giovani ma che può colpire anche l’età adulta. Soprattutto tra i primi ha un notevole impatto sociale relazionate diventando a volte un problema anche psicologico.
Oltre a fattori predisponenti di tipo genetico ed etnico, durante la pubertà si ha un fisiologicio stimolo delle ghiandole sebacee da parte di ormoni maschili detti androgeni, prodotti sia dal sesso maschile che femminile.
Solo talvolta si può associare a vere e proprie disfunzioni ormonali come la Sindrome dell’ovaio policistico. Concorrono allo sviluppo dell’acne l’uso di cosmetici “sbagliati” cioè comedogenici, alcuni farmaci e lo stile di vita (ad es. stress psico-fisico e fumo di sigaretta). È invece da sfatare sicuramente la vecchia credenza popolare che mette in relazione un’alimentazione sbagliata, cioe’ fritti e cioccolato, con l’acne. Infatti ci sono ormai tanti studi che sottolineano come l’alimentazione non incide affatto sul decorso della malattia, tranne che in particolari e rare situazioni patologiche.
Nell’approccio a tale patologia è importante effettuare un’attenta anamnesi ed un accurato esame obiettivo, per stabilire il giusto trattamento. Oggi abbiamo, accanto alle tradizionali terapie, nuovi farmaci e nuove metodiche come peeling chimici e laserterapie per migliorare sia l’andamento clinico della malattia in fase acuta sia gli inestetici esiti cicatriziali a cui tale patologia a volte conduce.
In particolare,il trattamento delle cicatrici esito di acne può essere effettuato con successo mediante le nuovissime tecniche di radiofrequenza frazionata che permettono di ottenere un effetto levigante e migliorativo della texture a fronte di una convalescenza molto rapida ed indolore(*).